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Originariamente inviata da ekerazha
Lo scopo era abolire l'inutile e dannoso bicameralismo perfetto, mica abolire il senato in quanto tale.
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Il problema non era e non è il bicameralismo perfetto perchè di leggi alla fine ne produciamo anche in quantità (nonostante le vergognose scene delle aule vuote del venerdì).
I problemi sono tre:
1) la qualità delle leggi.. gli esodati sono "l'esempio degli esempi"
2) l'abuso degli strumenti "decreto" e "fiducia" che sono sì previsti dalla costituzione, ma solo per casi straordinari.
3) la mancanza di un vero ricambio dei parlamentari.
I primi sono pure collegati: l'abuso del decreto e della fiducia trasforma il governo da colui che propone le leggi in colui che le fa sostituendo di fatto il parlamento che diventa un organo di pura ratifica (e di burocrazia) e la conseguenza talvolta è quella di avere leggi con buchi e mancanze che potevano essere colmati in fase di discussione.
Il terzo suggerisce che purtroppo il ristagno di determinati personaggi in parlamento può condizionare fortemente una maggioranza sino al punto di metterla in pesante discussione se non in minoranza (con le conseguenze del caso). Questo può generare lo svuotamento di una proposta di legge come nel caso dei diritti civili che conteneva anche la stepchild adoption. La logica dell'"almeno quello" è oggettivamente da superare in favore di pacchetti legge che affrontano nell'insieme il problema e ne forniscono completa soluzione.
In una macchina funzionante potrebbe benissimo esistere un governo di minoranza.